Vi è mai capitato di sentir dire una frase del genere?
Probabilmente da qualche fanatico del ballo di coppia, in sala, il Sabato sera, si!
Sottolineo che la parola "fanatico" qui la intendo come acceziòne negativa di "appassionato" di una specifica disciplina.
L'appassionato, il vero amante del ballo, ama esprimersi nella musica con i movimenti del corpo; che poi balli in coppia o individualmente, quella è solo una scelta personale, che non rende sacro il ballo di coppia né demonizza il ballo di gruppo ( o come lo si voglia anche chiamare: line-dance o dance-line).
Ma che dire invece, se una frase del genere viene espressa da un' allievo durante la lezione?
A me è capitato, e devo ammettere che in quel momento, mi è stato chiaro di quanto "i luoghi comuni" abbondino nella bocca di persone con poco carattere, che non si sono mai prese la briga di far girare le loro "celluline grigie", oppure molto semplicemente, non hanno abbastanza stoffa da rischiare di diventare impopolari.
Lì ho capito quanto è importante la figura dell'istruttore!
In una situazione del genere, saper spiegare un ballo è di secondaria importanza, tanto quanto è invece di primaria importanza, guidare l'allievo all'apertura mentale del rispetto delle scelte altrui; fargli capire che non c'è niente di assoluto nel mondo del ballo, e che ciò che nuovo può anche essere bello.
Se vi state chiedendo come ho gestito la situazione... ho interrotto la spiegazione che stavo facendo in quel momento, e troncato sul nascere una situazione, di disagio per gli allievi che invece mostravano vivo interesse, e di scorrettezza nei confronti di una persona che lavora, perchè così facendo, quell'allievo ha interferito nell'atmosfera fiduciosa e cordiale che c' era in quel momento, disprezzando e sminuendo il mio lavoro.
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