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(si ringrazia per le foto del reportage, Ivo Magalotti)
Il popolo dei Sardi che vive sparso "in continente" (com'è loro uso dire),
è organizzato nei vari paesi, in "comunità". Per mantenere i contatti tra di loro, spesso fondano circoli dedicati a Personaggi Sardi importanti, ai quali dedicano dei giorni di festa durante l'anno.
IL 15 Giugno 2008, è stato festa per i Sardi che vivono a Rignano Flaminio e dintorni. Come ogni Sagra che si rispetti c'era lo stend gastronomico che ha servito il famoso "Proheddu arrostu" sos "Malloreddos", e naturalmente non sono mancate le "Seadas".
Comunque con tutto il rispetto per lo staff che si è dato molto da fare e ha fatto un buon lavoro, chechè si dica, i cibi Sardi hanno i loro caratteristico sapore solo se sono cucinati in terra Sarda, alla maniera dei Sardi ,e da un Sardo verace.
La festa si è ulteriormente animata quando sono saliti sul palco:
Orlando Masia suonatore eccezionale di Launeddas, e il bravissimo fisarmonicista Bruno Cammedda.
Sono stati apprezzati tanto,
i tenores di Santu Caralu con le loro voci tipicamente isolane,
e c'è anche da dire che i tenores di Santu Sidore hanno portato una nota di orgoglio nei cuori dei Sardi presenti quella sera, perchè sono stati una testimonianza che i giovani Sardi sono ancorati alla tradizione dell'Isola che in questo modo potrà essere tramandata ai posteri.
Ha colorato l'insieme il Gruppo di Ballo " Santu Predu" di Nuoro,
che oltre alla loro professionale esibizione, sono stati di una grandissima gentilezza e disponibilità, perchè scendendo dal palco per ballare con la gente hanno fatto la gioia di molti Sardi il cui profondo desiderio (dopo quella sera certamente non segreto) era quello di poter ballare il tanto amato Ballo Sardo.
Quella notte sono sicuramente andati a dormire stanchi e felici.
Le feste Sarde sono molto importanti per i Sardi del Continente, perchè oltre a far respirare "aria di casa", aiutano a mantenere viva la Tradizione, a ritrovare usanze importanti come per esempio l' "ospitalità" che purtroppo nella vita frenetica di tutti i giorni, tra gente che ha una cultura diversa, quando addirittura non c'è l'ha per niente, piano piano, col passare degli anni si perde.
La cultura Sarda è un tesoro che ai Sardi viene riconosciuto e invidiato. Non va assolutamente perso. E i Sardi che vivono a Rignano, e in ogni altro posto d'Italia, dovrebbero attingervi e rinnovarla ogni giorno, frequentandosi tra di loro e rinforzando il legame che li accomuna, che è appunto l' Essere Sardi!
(si ringrazia per le foto del reportage, Ivo Magalotti)
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